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“Cluster in Sicilia”: Bando in favore dei consorzi cooperative e reti

“Cluster in Sicilia”: Bando in favore dei consorzi cooperative e reti

Pubblicato il bando “Cluster in Sicilia” per accedere ai contributi per sviluppare i poli produttivi di specializzazione dell’isola per oltre 38 milioni di euro.

A beneficiare dei contributi Cluster per una dotazione di oltre 38 milioni (di cui 35 milioni a valere su FSC 2021-27 e 3,6 milioni dei fondi Poc 2014-20) saranno i consorzi, le società consortili, le cooperative e le reti di impresa, collocati all’interno dei distretti produttivi che presentano una proposta progettuale con il programma di spesa.

Il Bando “Cluster in Sicilia” intende agevolare, in Sicilia, il potenziamento dei distretti produttivi, valorizzando la capacità di aggregazione. Le agevolazioni, in forma di contributo a fondo perduto, sono finalizzate a sostenere e valorizzare le progettualità strategiche espresse, in Sicilia, dal “Patto di sviluppo distrettuale” promosse dai singoli distretti produttivi. Attraverso tale azione si intende sostenere investimenti materiali ed immateriali a beneficio del tessuto produttivo dei singoli distretti, favorendo lo sviluppo di Poli di specializzazione e sostenendo processi di
aggregazione di imprese. L’obiettivo è attuato mediante la concessione di contributi a fondo perduto a consorzi, società consortili, cooperative e reti d’imprese, sulla base di una procedura valutativa a sportello.

Chi può partecipare?

Possono presentare domanda i consorzi/società consortili/cooperative/reti d’impresa già costituiti o di nuova costituzione alla data di presentazione della domanda, collocati all’interno dei Distretti produttivi siciliani. Il consorzio/società consortile/cooperativa/rete d’impresa, di ciascun distretto, dovrà essere partecipato per almeno il 30% dalle imprese aderenti al Patto dello Sviluppo Distrettuale.

Sono agevolabili programmi di spesa tesi a:

  • rafforzare la cooperazione tra imprese;
  • realizzare iniziative di promozione e commercializzazione dei prodotti, attraverso azioni di marketing e creazione di marchi;
  • concentrare l’offerta in una logica di filiera, al fine di ridurre costi di produzione;
  • garantire la tracciabilità dei prodotti e aumentare il livello qualitativo delle produzioni;
  • introdurre competenze specialistiche

Il costo totale ammissibile per ciascun progetto non deve essere inferiore ad € 200.000,00 e superiore ad € 1.800.000,00.
Il contributo a fondo perduto concedibile è pari al 90% del costo totale ammissibile del programma di spesa.

La proposta imprenditoriale deve contenere gli obiettivi delle attività previste, il programma di spesa, le ricadute di sviluppo sulle imprese aderenti al distretto, un cronoprogramma con l’indicazione dei mesi necessari per la conclusione del programma di spesa, le modalità di realizzazione e gestione, oltre al piano economico-finanziario.

Quali spese ammissibili?

Ciascun progetto proposto deve essere finalizzato a realizzare almeno due tra le seguenti azioni:

  1. investimenti per la cooperazione tra le imprese del Patto di sviluppo distrettuale (infrastrutture digitali, modelli di business di cluster, etc) e la governance del cluster (management di cluster, export manager,etc.);
  2. investimenti per piattaforme logistiche e servizi specialistici annessi;
  3. investimenti di marketing, per azioni commerciali (piani di marketing, portale web, servizi specialistici annessi) e per attività di internazionalizzazione;
  4. creazione/sviluppo marchi;
  5. spese per la certificazione di qualità;
  6. sistemi di tracciabilità della filiera mediante blockchain.

Le spese ammissibili al contributo sono le seguenti:

  • opere murarie e spese di ristrutturazioni con relativi oneri di progettazione (incluso DL) nel limite massimo del 30% dell’importo totale di Progetto;
  • macchinari, impianti e attrezzature;
  • consulenza specialistica (nella misura massima del 5% del valore del programma di spesa e formazione strategica e qualificata;
  • software, brevetti e licenze;
  • tecnologie per la connettività;
  • sistemi di e-commerce, digital marketing, soluzioni tecnologiche;
  • spese generali (7% del valore complessivo del programma di spesa). Tali spese sono riconosciute su base forfettaria.

Quali sono i distretti produttivi siciliani?

Questi i distretti produttivi siciliani:
Distretto delle Ceramiche made in Sicily (Palermo)
Distretto del marmo di Sicilia a Custonaci (Tp)
Distretto del vino di Sicilia e quello Dolce Sicilia (Palermo)
Distretto del Dolce Sicilia (Palermo)
Distretto olio extravergine di oliva siciliano Castelvetrano (Tp)
Distretto olive da tavola siciliane Castelvetrano (Tp)
Distretto laniero siciliano a Cammarata (Ag)
Distretto Luxury hospitality (Palermo)
Distretto Sicilia 5.0 (Catania)
Distretto Sicily Valley (Catania)
Distretto Agrumi di Sicilia (Catania)
Distretto del Ficodindia di Sicilia (San Michele di Ganzaria)
Distretto della pietra lavica (Belpasso)
Distretto Meccatronica (Palermo)
Moda Mythos (Palermo)
Distretto nautico del Mediterraneo (Mazara del Vallo)
Distretto Pesca e Crescita Blu (Mazara del Vallo)
Distretto orticolo sud-est Sicilia (Ragusa)
Distretto Lattiero Caseario (Ragusa)
Distretto Ecodomus (Licata)
Distretto Frutta secca di Sicilia (Mazzarino)
Distretto Filiera delle Carni (Messina)
Distretto ortofrutticolo di qualità (Siracusa)
Distretto Sicilia: Terre del Florovivaismo (Messina)

Quando scade?

Le agevolazioni saranno concesse attraverso la procedura valutativa a sportello, mediante domanda telematica da presentare dal 5 al 20 maggio 2022.

 

Fonte: incentivisicilia.it

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