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Credito d’Imposta Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design | Maggiorazione fino al 45% per il mezzogiorno

Credito d’Imposta Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design | Maggiorazione fino al 45% per il mezzogiorno

Il Credito d’Imposta Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design (CIRSID) è l’evoluzione dell’incentivo introdotto dalla Legge di Bilancio 2015 (L. 190/2014), fra i più apprezzati dalle imprese italiane, in quanto supporta un driver di crescita e di competizione, rappresentato dalla capacità di portare nuovi prodotti e servizi al mercato, di sviluppare nuovi modelli di business o sperimentare nuove soluzioni di processo.

Si rivolge a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

In particolare, con il Decreto Rilancio c’è stato un potenziamento della misura per undici regioni italiane con l’obiettivo di incentivare più efficacemente l’avanzamento tecnologico dei processi produttivi e gli investimenti in R&S delle imprese. Un aumento sensibile della misura dell’agevolazione per Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Ecco le aliquote aggiornate:
-dal 12 al 25% per le grandi imprese
-dal 12 al 35% per le medie imprese
-dal 12 al 45% per le piccole imprese

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Di seguito si elencano le spese eleggibili al Credito d’Imposta Ricerca, Sviluppo, Innovazione e Design:

A1) Ricerca e Sviluppo: le spese di personale relative ai ricercatori e ai tecnici titolari di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegati nelle operazioni di ricerca e sviluppo svolte internamente all’impresa (per alcune categorie di lavori le spese concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari al 150% per cento del loro ammontare).

A2) Innovazione: le spese per il personale titolare di rapporto di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o altro rapporto diverso dal lavoro subordinato, direttamente impiegato nelle operazioni di innovazione tecnologica svolte internamente all’impresa, nei limiti dell’effettivo impiego in tali operazioni.

B) Le quote di ammortamento, i canoni di locazione finanziaria o di locazione semplice e le altre spese relative ai beni materiali mobili e ai software utilizzati nei progetti di Ricerca e Sviluppo e/o Innovazione Tecnologica anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota, per l’importo ordinariamente deducibile ai fini della determinazione del reddito d’impresa (per ricerca e sviluppo: max 30% delle spese di cui alla lettera a1).

C1) Ricerca e Sviluppo: le spese per contratti di ricerca extra muros aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di ricerca e sviluppo ammissibilial credito d’imposta (per contratti con Università e Organismi di Ricerca le spese concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo pari al 150 per cento del loro ammontare).

C2) Innovazione: le spese per contratti aventi ad oggetto il diretto svolgimento da parte del soggetto commissionario delle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta.

D1) Ricerca e Sviluppo: le quote di ammortamento relative all’acquisto da terzi, anche in licenza d’uso, di privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, nel limite massimo complessivo di 1.000.000 € e a condizione che siano utilizzate direttamente ed esclusivamente per lo svolgimento delle attività inerenti ai progetti di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta.

D2) Innovazione: le spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta (max 20% delle spese di cui alla lettera a2).

E1) Ricerca e Sviluppo: le spese per servizi di consulenza e servizi equivalenti inerenti alle attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta (max 20% delle spese di cui alla lettera a1, ovvero delle spese ammissibili indicate alla lettera c1).

E2) Innovazione: le spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nelle attività di
innovazione tecnologica ammissibili al credito d’imposta anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota (max 30% delle spese di cui alla lettera a, ovvero delle spese ammissibili indicate alla lettera c2).

F) Ricerca e Sviluppo: le spese per materiali, forniture e altri prodotti analoghi impiegati nei progetti di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta, svolti internamente dall’impresa anche per la realizzazione di prototipi o impianti pilota (max 30% delle spese di cui alla lettera a, ovvero delle spese ammissibili indicate alla lettera c1).


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